OnlyTheBrave!

e’ in atto un cambiamento della societa’, dei protagonisti ad ogni livello, dei costumi e dei modi: chi riuscira’ a superarla indenne e capira’ che e’ indispensabile tollerare certe assurdita’ per questioni di sopravvivenza (del singolo e dell’azienda) portera’ tra mille difficolta’ la propria impresa e la proria famiglia nel futuro.

la vera crisi e’ questa, morale e culturale, quindi resta sul campo la regola numero uno: basso profilo (tanta pazienza) e altissime prestazioni.

basta essere degli inguaribili ottimisti, costi quel che costi.


DeviPensareInGrande!

resto un inguaribile ottimista!

se brucio il pane cerco un rimedio e vado avanti, me ne dispiaccio e faro' di tutto per non ripetere l'errore.

se vedo una scala ci passo sotto.

guardo con curiosita' e una punta di sospetto gli scaramantici, che credono nella sfiga, nel malocchio e nella jella.

credo che dipende (quasi) sempre dall'energia, dalla forza e dalla volonta' con cui ti poni nei confronti degli accadimenti, della vita, nelle sfumature e nei passaggi che alla fine compongono il quadro generale. certo, la fortuna e' un ingrediente importante e astratto a cui e' difficile dare peso, sostanza e valore.

se vuoi fare grandi cose devi pensare in grande! e' questa la mia religione e il mio credo...


Servire e’ l’esercizio piu’ difficile!

Vuoi diventare un grande uomo di Sala o la migliore donna di Cantina?

Lascia la tua casa e parti. Viaggia, scegli e prova prima di tutto quei posti che non ti convincono, perché così saprai subito qual è la direzione che non fa per te.
Partire per iniziarsi alla cultura del duro lavoro e dei grandi sacrifici, della paga magra, delle ore di lavoro che non finiscono mai, e per provare sulla propria pelle cosa significa diventare grandi in fretta, e conquistare a gomitate i propri spazi.

Lascia la tua casa e la tua famiglia se ami profondamente questo mestiere o se vuoi rifugiarti in questo lavoro se non sei felice e hai bisogno di cambiare vita. In principio è un mestiere duro e poco gratificante. È questo, molto brevemente, il quadro che si presenta a chi inizia un percorso in Sala o in Cantina. Ripeto, condizione fondamentale è partire e viaggiare: per farsi contaminare, per avere apertura mentale, per scegliere dove andare, con chi stare, perché era giusto partire, e perché un domani si possano cambiare tutte quelle regole obsolete e superate che tutt’ora strozzano e tengono fermi al palo.

In seguito, il futuro assume contorni diversi per chi ha scelto Sala e Cantina: superata la prima stagione della vita professionale, si delineano i contorni di un gruppo di lavoro, si creano spazi in cui si può fare e provare, crescere e maturare.

Serve buonsenso e volontà, ed è necessario avere passione e amare questo mestiere. Quando non sarete soddisfatti (delle condizioni di lavoro o del vostro rapporto con colleghi e proprietà) cambiate e andate altrove. Ma, se questo mestiere non vi piace o se siete scontenti, perché avreste voluto fare altro, smettete immediatamente. Non lamentatevi. Gli altri, quelli che continuano a lavorare indefessi, saranno stanchi ma felici, perché le gambe fanno male un po’ di più ogni giorni che passa, ma le retribuzioni con il tempo cambiano, perché in piena crisi i più bravi e meritevoli sono gratificati dai datori di lavoro.

Importante: non cercate di stupire nessuno con battute a effetto o numeri da circo: noi, che tutti i giorni viviamo sul palcoscenico della ristorazione italiana, al contrario  dobbiamo avere un profilo basso, per puntare diritti ad altissime prestazioni.

Fatevi da parte e cedete il passo ai vostri leader, perché noi siamo un piccolo esercito di gregari, che praticano tutti i santi giorni la difficile arte del servire gli altri: è un esercizio complesso, che impone amor proprio e grande apertura mentale.