Malattie Cardiovascolari e Frutta

secondo appuntamento con il Dottor Fabio Sgura, che ci parla del rapporto tra malattie cardiovascolari e frutta!

di Fabio Sgura – Cardiologo

Le abitudini alimentari e altri fattori dello stile di vita svolgono un ruolo cruciale nell’aumentare o nel ridurre il rischio di malattie cardiache.

Fino ad oggi moltissimi studi sono stati condotti per valutare l’impatto delle scelte alimentari sul profilo di rischio cardiovascolare, in particolare in merito al consumo di frutta e verdura.

Il famoso detto “una mela al giorno leva il medico di torno” pare dunque avere della conferme anche nel mondo scientifico.

Già nel 1992 da una analisi condotta della Oxford University emergeva che un consumo di frutta pari a circa 650 gr al giorno permette di ridurre il rischio di infarto cardiaco di quasi il 22%.

Successivamente, anche l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) affermava che il consumo di quantità pari a 400-500 gr di frutta al giorno (corrispondenti a 4-5 porzioni da 80 gr) si associava ad una minore incidenza di patologie cardiovascolari, con particolare riferimento all’infarto miocardico. Benché la maggior parte della popolazione mondiale consumi dosi giornaliere molto più basse, l’Italia insieme alla Grecia e alla Spagna risulta ai primi posti per quantità media giornaliera consumata.

Tuttavia quando si parla di frutta bisogna ricordare che vi sono diversi tipi di frutti con proprietà nutritive variabili. Particolare attenzione va posta all’apporto calorico medio e in particolare all’indice glicemico del frutto che desideriamo consumare.

Cos’è l’indice glicemico di un alimento?  L’indice glicemico è una misura della quantità di carboidrati contenuti in un alimento e del conseguenteaumento degli zuccheri nel sangue dopo la sua metabolizzazione.

Chi ha provato almeno una volta a seguire un regime alimentare controllato sa che a parità di quantità non tutti i cibi forniscono pari apporto calorico e contengono pari quantità di zuccheri.

Si può dunque parlare di alimenti ad alto, medio e basso indice glicemico. Per la frutta quindi banane, uva e fichi sono esempi di alimenti ad elevato indice glicemico, che vanno evitati in pazienti diabetici, data la ridotta capacità di controllare i valori di zuccheri nel sangue. Frutti rossi, lime, mele e pere sono invece frutti a basso indice glicemico.

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La frutta rappresenta inoltre una fonte preziosa di vitamine e sostanze antiossidanti grazie alle quali svolgono un ruolo protettivo per il sistema cardiovascolare.

Le mele, ricche di antiossidanti come i flavonoidi hanno una notevole azione protettiva inibendo l’ossidazione del colesterolo LDL, riducendo l’infiammazione e quindi prevenendo la formazione di placche nelle arterie. Inoltre grazia alla pectina, di cui sono ricche, contribuiscono ad abbassare i livelli del colesterolo nel sangue.

I frutti rossi sono frutti a basso indice glicemico e ricchi di vitamine.

Tra questi ricordiamo le fragole un’ottima fonte di vitamina C, melograno e mirtilli sono invece ricchi di polifenoli e di sostanze antiossidanti, le amarene, fonte di vitamina A, in grado di apportare circa il 40 % del fabbisogno giornaliero.

Frutti a indice glicemico medio sono kiwi, pompelmo e molti altri. l kiwi contengono molte sostanze utili per il nostro organismo; riguardo alla circolazione ad esempio, aiuta a mantenere le arterie elastiche e a mantenere la fluidità del sangue.

Il pompelmo invece condividendo alcune caratteristiche con gli agrumi è ricco di vitamine, di acidi organici (citrico e malico), nonché di sali minerali, potassio e ferro. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che il consumo di due pompelmi al giorno, riduce del 10% dei livelli di colesterolo, abbasserebbero di ben il 20% il rischio di malattie cardiache. Tale effetto è attribuibile alla pectina di cui sono ricchi. Tuttavia l’uso di pompelmo andrebbe limitato in paziente che assumono farmaci, in quanto alcuni componenti del pompelmo possono interferire con il corretto metabolismo di tali farmaci. Tra questi molti farmaci di uso comune nei pazienti cardiopatici sono i calcio-antagonisti ( utilizzati per la cura della pressione alta) e i farmaci a base di statine per abbassare il colesterolo. Nel caso delle statine alcuni ricercatori sostengono che l’assunzione di una semplice compressa insieme ad un bicchiere di succo di pompelmo equivarrebbe all’introduzione nell’organismo di 20 compresse di tali farmaci con un bicchiere d’acqua.

Tra i frutti ad elevato indice glicemico invece spiccano le banane, il cui consumo andrebbero limitate nei pazienti diabetici. Tuttavia le banane sono una fonte ricca di potassio, un elemento fondamentale per il corretto funzionamento di cuore e reni. A livello renale il potassio permette di eliminare il sodio in eccesso, regolando quindi i i livelli di pressione sanguigna. Inoltre svolge un ruolo fondamentale per le cellule dell’organismo dotate di “proprietà elettriche” quali cellule del cuore e del sistema nervoso, facilitando l’equilibrio delle membrane cellulari.

L’uva oltre ad essere ricca di zuccheri direttamente assimilabili, contiene acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio), vitamine A, del gruppo B e C, tannini (nella buccia) e polifenoli. È indicata in caso di anemia e affaticamento, uricemia e gotta, artrite, vene varicose. L’uva grazie ai polifenoli ha anche proprietà antiossidanti e anticancro, proprietà antivirali, in grado ad esempio di contrastare il virus che causa l’herpes labiale. Il resveratrolo, presente particolarmente nelle radici di vite riduce la aggregazione piastrinca e migliora la fluidità del sangue, ha inoltre proprietà antinfiammatorie ed ipocolesterolemizzanti.

I fichi, noti per la dolcezza, sono infatti un esempio di frutto ad elevato indice glicemico, pur fornendo un apporto calorico inferiore a uva e mandarini. I fichi sono ricchi di potassio, ferro e calcio, di vitamina A, vitamine del gruppo B e C. 

Pertanto la frutta è un ottimo alleato per cuore e vasi sanguigni, ma anche per altri organi e apparati. Consumiamola però con particolare attenzione all’apporto di zuccheri, soprattutto coloro che soffrono di diabete o che seguono diete ipocaloriche, prediligendo i frutti freschi e di stagione

Dott. F.Sgura
Medico chirurgo specialista in Malattia dell’Apparato Cardiovascolare
Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena
Indirizzo email: segreteria.dottsgura@gmail.com

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