EmergenzaSala&Cortesia
ero in viaggio, dopo due giorni lontano da casa.
in una delle stazioni ferroviarie di Roma c’e’ un market-bar dove fanno cose buone, ci vado tutte le volte che transito da quella stazione.
stamattina entro, scelgo, mangio, bevo un caffe’ e volo alla cassa per pagare.
alle 10:00 non erano in grado di darmi il resto da 20 euro, il conto era 3.50 euro, e io rifiuto il resto in pezzi da 50 centesimi e 1 euro. allora provo a pagare con due bancomat diversi ma non e’ possibile, il pos non funziona.
a questo punto una cameriera insofferente e arrogante (ironia della sorte) mi lancia lo scontrino e mi dice “allora siamo a posto cosi”.
a questo punto ho sbottato, e ho detto con forza quello che penso ai presenti.
chi non investira’ sul servizio e’ condannato al fallimento: aver ignorato l’altra meta’ della ristorazione e aver puntato i riflettori solo sui cuochi forse e’ un errore storico, che influira’ non poco sul futuro dell’enogastronomia italiana; dai bar ai ristoranti alla moda. l’emergenza sala di cui tanto si parla e’ un tema da affrontare con grande impegno, perche’ tocca tutto e tutti, che si tratti di ordinare o servire un caffe’, o che si parli di carni frollate e vini rari da vendere, comprare e pagare.
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