CamerieriAiFornelli!
ai fornelli talvolta e’ importante fare di necessita’ gusto e virtu’!
perche’ rinunciare al “sapore” se e’ utile seguire un’alimentazione rigorosa?
negli ultimi tempi sono cambiate abitudini, regole e stile di vita.
cucinare e’ indubbiamente un gesto d’amore.
passo volentieri del tempo ai fornelli, e tutte le volte che posso vado a nuotare: occupazioni che mi permettono di riflettere e di rilassarmi, di trovare equilibrio e buona energia.
se tra le mura di casa e’ opportuno rivedere certe abitudine a vantaggio di un’alimentazione sana, corretta e terapeutica, d’altro canto e’ e una cura per testa, pancia, cuore e molto altro.
ai fornelli si parte da 3 punti fermi: tecnica, materia prima e concetto.
perche’ rinunciare al ragu’?
o meglio: come fare a tradurre un piatto ricco e opulento in una preparazione in linea con un’alimentazione sobria e controllata?
sono un dilettante, un Cameriere ai fornelli, che cerca sempre di interpretare tutto quello che osservo, ascolto, leggo e assaggio.
cio’ detto con tutto il buonsenso del caso ho riflettuto e ho provato a fare con giudizio un ragu’di magro, che doveva essere saporito, sano e veloce.
ho comprato una buona cipolla, delle carote fresche, una zucchina soda e dell’aglio rosa; in giardino ho trovato dell’alloro e del rosmarino; al macellaio di fiducia ho chiesto mezzo chilo di macinato di polpa di vitello e petto di pollo, e un pezzo di salsiccia di maiale fatta “in casa”.
in una piccola pentola ho fatto cuocere la salsiccia sgranata con aglio e rosmarino senza aggiungere olio. dopo 2 o 3 minuti ho spento la fiamma.
ho mondato le verdure e ho messo a soffriggere in poco olio la carota con un pezzo di cipolla, aglio, alloro e rosmarino; dopo ho aggiunto la zucchina, perche’ e’ meno tenace e quindi deve cuocere meno. poi, ho aggiunto il macinato di magro, la salsiccia precotta e 200 grammi di passata di pomodoro allungata con meno di mezzo bicchiere di acqua. sale e pepe nero macinato quanto basta.
ho fatto cuocere per 7/8 minuti fino a quando il ragu’ (piu’ veloce della storia) e’ risultato legato e saporito.
un piatto semplice, che merita tutto l’impegno e l’attenzione necessari per fare un buon piatto, perche’ ho capito che la cosa piu’ difficile da fare resta quella piu’ semplice…
Camerieri ai fornelli: da grande voglio fare il Cuoco!