QuelliCheBenpensano
il capolavoro di Frankie H-Nrg compie vent'anni: buon compleanno leggenda!
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi
A far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo
Il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile
La posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere
E non far partecipare nessun altro
Nella logica del gioco la sola regola è esser scaltroLeggere di più
PernacchieAGoGo!
vince tutto chi a qualche giorno dal concertone di Vasco aveva scritto post irricevibili, che a distanza di mesi cancella e nasconde la mano dopo aver tirato con cattiveria gratuita la pietra.
nell'Italia in cui spopola la cultura del lamento, certi figuri per fortuna cozzano puntualmente contro un piccolo esercito di inguaribili ottimisti che non mollano mai...
pernacchie a go go!
ConnorMcGregor
ce l'ho messa tutta, ma purtroppo non sono riuscito ad avere un biglietto senza spendere cifre da capogiro per la sfida tra McGregor e Mayweather.
chi come me ama le grandi contraddizioni e sa leggere tra le righe la follia e la storia paradossale dell'Irlandese, non puo' che fare il tifo per lui.
esasperazioni e modi grotteschi, follia, maniacalita', ossessione, duro lavoro e un briciolo di talento: questo e' il quadro "clinico" di presentazione di McGregror.
vietati equivoci e letture errate: e' solo divertimento, nonostante le polemiche e le assurdita' che accompagnano un evento sportivo dal sapore circense.
io scommetto mille lire che Conor batte per KO l'avversario.
contro ogni pronostico e senza ascoltare gli esperti di turno, che a ragione danno Floyd vincente.
domenica mattina all'alba lo show!
il video e' un gioiello, e Dr Dre dimostra di essere un gigante, perche' sceglie Juicy di Notorius BIG nonostante i trascorsi ben noti tra west coast e east coast.
SeSmettiSeiUnUomoMorto!
ho un sogno!
e faro' di tutto per realizzarlo.
non posso confidarlo: altrimenti che sogno sarebbe? si sa, i sogni sono un segreto da custodire gelosamente fino al giorno in cui si realizzano.
se smetti di sognare, a qualunque eta' e per qualsiasi motivo, sei un uomo morto!
gia', chi smette di sognare e di desiderare, qualcosa o qualcuno, finisce la sua corsa...
never, never, never give up!
Madonnina del Pescatore
solo chi non si perde nella quotidianita' del proprio mestiere riesce a crescere e a migliorare ad ogni occasione: il messaggio di Mariella e Moreno arriva in maniera chiara e ficcante.
al tramonto di un ferragosto tipicamente italiano siamo arrivati alla Madonnina del Pescatore, e siamo stati accolti con l'affetto e il calore di cui sono capaci solo in un grande Ristorante italiano.
Mariella e' una delle interpreti femminili di riferimento per la Sala del Bel Paese: misura, sobrieta', devozione, stile e basso profilo.Leggere di più
si riparte!
e' ora di ripartire e mettersi in movimento.
ci sono sempre tante buone idee e mille progetti, il libro per la Sala da consegnare in uscita l'8 dicembre, tanta buona energia e una vita da vivere ad alta velocita'.
oggi rimettiamo in moto la Francescana, Panino e Glocal, avanti tutta.
se vuoi fare grandi cose devi pensare in grande...
buon lavoro a tutti.
il lonfo!
Il lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.
È frusco il lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi, in segno di sberdazzi
gli affarfaresti un gniffo. Ma lui zuto
t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.
MauroUliassi
Senigallia 14 agosto 2017. le aspettative sono sempre piu' alte: la curiosita', la voglia e l'eccitazione schizzano alle stelle.
per sedere e godere al meglio in un Ristorante ci vuole anche una buona condizione psico-fisica, e' necessario aver riposato bene ed essere sereni.
Mauro Uliassi in questo momento ha un'energia talmente forte da catalizzare l'attenzione in maniera totale: la sua presenza e la voglia di trasmettere la sua storia arrivano perfettamente a chi dopo anni di frequentazioni cerca esattamente queste vibrazioni.Leggere di più
la ricetta del ragu'!
ho ritrovato una delle prime ricette e versioni del ragu' di Massimo (2006)
fatene buon uso!
uno dei grandi piatti classici delle feste e della gola, le tagliatelle al ragù.
Impasto:
400 g farina ‘00’
2 uova
4 rossi d’uovo
8 uova embrionali
1 g sale marino
La pasta si prepara su un tagliere di legno, perché in questo modo il risultato è migliore. Non solo l’irregolarità del legno rende porosa la superficie consentendo una migliore adesione del ragù: il legno mantiene anche la temperatura dell’impasto, diversamente dall’acciaio e dal marmo. L’impasto viene quindi steso con un mattarello lungo e sottile.
Setacciare la farina sulla spianatoia e formare una conca al centro. Aggiungere le uova, i rossi d’uovo, il liquido delle uova embrionali e il sale versandoli nella conca. Mescolare il tutto con una forchetta e quindi con le mani, impastando energicamente con i palmi fino a quando la pasta assumerà una consistenza liscia e omogenea, formando delle bolle in superficie. Coprire l’impasto con uno strofinaccio pulito e lasciarlo riposare per 30 minuti. Stendere la pasta con il mattarello su un tagliere in uno spessore omogeneo fino a formare una sfoglia sottile ma non trasparente. Lasciarla sul tagliere per qualche minuto, quindi tagliare la sfoglia di pasta in striscioline lunghe circa 30 cm e larghe 1 cm.Leggere di più
Abbasso la gente!
Quelli che sanno tutto. Quelli che odiano gli esperti. E quelli che teorizzano la democrazia diretta. Perché la società digitale alimenta l’incompetenza. E minaccia la democrazia
di MARCO FILONI
C’è una vecchia storiella che racconta di un giudice, molto saggio e di grande intelligenza, di fronte al quale si presentano due litiganti per dirimere la loro questione. Il giudice ascolta il primo, poi riflette e commenta: «Hai ragione». Poi ascolta anche l’altro litigante, torna a riflettere e conclude: «Hai ragione». Allora suo figlio, un bambino nemmeno adolescente che stava giocando nella stanza accanto e aveva ascoltato tutto, alza la testa e rivolgendosi al padre protesta: «Ma non possono avere ragione tutti e due allo stesso tempo». E il saggio giudice, sempre più saggio: «Hai ragione anche tu».
Ecco, ora fate un esperimento. Provate a trascrivere questa storiella sulla vostra bacheca Facebook. E aspettate. Ci vorrà poco tempo e fioccheranno i commenti. E c’è da giurarci che non mancheranno i detrattori: e quindi? che volevi dire? come fanno ad avere tutti ragione? una fallacia logica? rossi e neri tutti uguali? Leggere di più
Pipero
e' stato un anno incredibile (per me le stagioni professionali e della vita si chiudono il giorno in cui si parte per le vacanze estive).
non e' mia abitudine lamentarmi, anzi, sono un inguaribile ottimista abituato a trasformare vincoli e situazioni difficili in opportunita', ma il caldo torrido che quest'anno e' iniziato troppo presto e un trasloco mi hanno provato oltremisura. (il lavoro non mi pesa, sono uno stakanovista convinto, la pressione e il duro lavoro per me sono linfa vitale). stavolta, invece, e' stato tutto diverso, ho perso di vista equilibrio ed energie.
cio' detto avevo fissato un appuntamento da cui ripartire.
lo avevo fatto per due motivi: riunire per la prima volta me e mia moglie con una coppia di amici di Roma che amo profondamente. Edoardo e Francesca sono stati una scoperta che dimostra quanto sbagliato sia smettere di credere e investire nelle relazioni e nei rapporti, perche' volersi bene e' un esercizio sempre piu' raro per mettere a nudo i propri sentimenti. il secondo obiettivo era celebrare questa grande amicizia in un posto speciale: Pipero.
Alessandro Pipero rappresenta uno stile finalmente diverso per fare sul serio senza farsi condizionare dalle regole di ingaggio del nostro mestiere.Leggere di più
storie italiane!
serviva una conferma e l'inconscio ti porta sempre a cercarne una.
col passare degli anni avevo capito che il successo di un'impresa italiana sta anche nella famiglia su cui contare per prendersi dei rischi, per avere un punto di riferimento forte, che osserva ogni accadimento in chiave critica e costruttiva, sfacciatamente di parte.
Donato Calvi mi ha incuriosito, perche' certe energie e tanta passione viaggiano e arrivano a chi sa osservare quello che gli altri non vogliono vedere. quindi, quando questo giovane Cuoco fiero delle sue origini e ossessionato dalla sua storia mi ha invitato a cenare nella macelleria di sua padre per conoscere la storia dei suoi genitori io ho accettato senza esitare.
il capocollo di maiale e il caciocavallo di pecora sono un capolavoro di esperienza e mestiere, la carne cruda riabilita il concetto di masticazione e sapore (entrambi a forte rischio); il vino freddo, rassicurante e franco, e' un sorso semplice e piacevole, che mi tiene con i piedi per terra e mi permette di godere dei grandi vini tanto quanto delle cose piu' modeste e genuine.
il piatto del cuore e' la pecora stracotta con le cipolle e gli odori, che rappresenta il passato, il presente e sopratutto il futuro di questa Famiglia vera. carni tenaci e saporite, frutto di una storia che affonda le radici nel passato di un'Italia matriarcale e popolare, che ha permesso ai maschi di ricostruire e rilanciare un Paese in ginocchio dal dopoguerra. tempi lunghi e conoscenza, materia prima e buonsenso: e' questa la ricetta per trasformare carni difficili e quasi dimenticate in un piccolo capolavoro. ho usato tutto il tempo a disposizione per masticare e godere di un boccone meraviglioso. ho osservato ogni gesto di mamma e papa' Calvi, che sono i depositari della tradizione e i responsabili del successo di domani di Donato (e delle sue sorelle), e questo accadra' se questo giovanotto forte e sincero' sapra' guardare al futuro senza dimenticare il suo passato ed evitando come la peste inutili nostalgie e cogliendo ogni sfumatura di un tesoro fatto di storia e tradizione.
ho un debito nei confronti della sorte e dei piu' giovani, ho troppa fame di conoscenza e di futuro, perche' chi si ferma dopo certi traguardi smette di sognare e di crescere.
grazie alla Famiglia Calvi, che ha capito la cosa piu' importante: nel nostro futuro c'e' solo e sempre Futuro...Leggere di più
Il primo laboratorio del pane in un reparto di oncoematologia pediatrica
bravo Antonio Cera!
scritto da Enza Moscaritolo il 03 Agosto 2017
fonte ilsole24ore.com
Manine infarinate impastano veloci, farciscono le pizze. Sono le mani dei bambini del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, che hanno preso parte al primo laboratorio del pane allestito all’interno della struttura. All’inizio in pochi compaiono alla porta, manifestando una certa diffidenza. Via via, però, la curiosità cresce e arrivano anche gli altri, nonostante fossero impacciati da mascherine e fleboclisi. Tutti quelli che potevano scendere nel laboratorio hanno voluto a tutti i costi, e in qualunque condizione, raggiungerlo. Alcuni sono in età prescolare, altri sono già adolescenti, eppure le risate e l’entusiasmo sono incontenibili. Fare pane e biscotti, infornarli e mangiarli insieme è un toccasana, diverte e rende più leggere la permanenza in ospedale per affrontare lunghe degenze per le terapie.Leggere di più
buone vacanze!
che caldo: Panino va in vacanza.
come detto in precedenza abbiamo superato un luglio che ha registrato ottimi risultati contro ogni pronostico nonostante le temperature record.
adesso e' il momento di riposare e di staccare, ci rivediamo il 22 agosto!
grazie a tutti per la fiducia e l'affetto con cui ci seguite.
fatti (col cuore), mica le pugnette!
forza Panino.
OnlyTheBrave!
Gatlin chiude definitivamente una pagina nera della sua vita, e con questo gesto a mio parere ha espiato tutte le pene per il doping del passato.
per essere i migliori basta riconoscere i propri sbagli e puntare tutto all’emulazione, non all’invidia!
Cos’è l’invidia oggi? Fastidio per il merito e la competenza
fonte www.corriere.it
di Beppe Severgnini
SE VOGLIAMO CERCARE un punto di partenza, nella storia universale dell’invidia, dobbiamo tornare a Caino e Abele. Se volete trovare un punto d’arrivo, ricordate quello che vi è accaduto ieri (in spiaggia, per strada, al bar, in ufficio). Qualcuno non sopportava il vostro vestito, il vostro sorriso, il vostro slancio, il vostro successo. E ve l’ha fatto capire. Non avremmo dedicato la copertina a un sentimento privato, però. L’abbiamo fatto perché l’invidia sta calando, come una nebbia fastidiosa, sulla nostra società: condiziona la vita pubblica, le relazioni di lavoro, i rapporti personali. Lo racconta Nicola Gardini (pagine 16-24). Uno studioso del mondo classico racconta come l’invidia sia sempre esistita, e abbia ispirato capolavori, nell’arte e in letteratura. Ma oggi sia diventata endemica, odiosa e pericolosa.
L’INVIDIA CONTEMPORANEA, scrive Gardini, è un tentativo di “declassamento universale”. Leggere di più
Sala!
Picasso diceva che il 10% è talento, e il 90 è duro lavoro.Serve pazienza, cultura, conoscenza, esperienza, cuore e buonsenso, passione.
E’ un mestiere da reinventare tutti i giorni, ed è necessario comprendere che ogni sforzo va nella direzione della cucina. Un grande uomo (o donna) di Sala&Cantina è il miglior gregario che uno Chef incontrerà nel suo percorso. Un grande Cuoco che si metterà sullo stesso piano del responsabile di Sala potrà formare una squadra per raggiungere grandi risultati. Chi crea distanze è condannato a trascinarsi tra mille difficoltà e non riuscirà a trovare l’equilibrio necessario.
Per fare futuro è necessario investire sulle risorse umane prima ancora che sulla materia prima: la prima fonte da cui attingere per trasformare un piatto ben fatto in un’esperienza indimenticabile.
La Sala italiana, nonostante la grave crisi di identità che la travolge, può contare su un esercito di donne e uomini innamorati del proprio lavoro che tutti i giorni narrano la migliore cucina del mondo che oggi parla italiano. Il successo di un Cuoco e i conti in ordine del suo Ristorante, quindi, passano attraverso testa, cuore e mani della Sala.