FareOuting!
c’e’ una sottile linea di confine che divide il giorno dalla fame atavica notturna e irrefrenabile.
ore 23:00: si apre una voragine che si allarga minuto dopo minuto, tic tac tic tac…cresce e si fa largo e smonta ogni certezza e qualsiasi buona intenzione.
un appetito che smuove le membra mentre appaiono sempre piu’ limpidi i contorni dell’unico elettrodomestico di cui non vorrei, potrei e dovrei mai fare a meno: il frigorifero.
basta poco, mi accontento dell’essenziale: pane a fette di Matera, acqua minerale frizzante, sottilette o un pezzo di formaggio buono, olive verdi, sei-sette-otto-nove cucchiaiate di pesto ligure quello vero, pomodori, salumi vanno bene tutti, e stop. razioni minime per garantirmi un piccolo panino da fare con giudizio e tutta la sapienza del caso per riscaldare pancia, testa e cuore.
fare outing per confessare l’insostenibile leggerezza dell’essere (gourmande) fatta di sapore e libido, morsi e masticazione.
“ma l’impresa eccezionale dammi retta e’ essere normale!”