Cuore e Alimentazione

al via una rubrica mensile importante e utile.

grazie al Dottor Sgura, cardiologo di altissimo profilo e persona stimata, amico vero, che curera’ un appuntamento fisso fatto di consigli e informazioni importanti per la nostra salute.

una lettura utile e preziosa per conoscersi meglio, per stare bene e prendersi cura di se stessi.


di Fabio Sgura

“Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno”
(Ann Wigmore)

Le malattie cardiovascolari costituiscono un gruppo molto ampio ed eterogeneo di patologie e sono la principale causa di mortalità nei Paesi sviluppati. In particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia.

Alla base di tale patologie vi è un processo, noto come aterosclerosi a livello delle arterie, che porta ad un progressivo indurimento della parete dei vasi sanguigni e alla formazione di placche aterosclerotiche.
Più fattori di rischio contribuiscono all’ insorgenza e allo sviluppo di tale processo. Tali fattori possono essere distinti in fattori di rischio modificabili e non modificabili. Tra i fattori non modificabili abbiamo l’età, la familiarità per patologie cardiovascolari, il sesso maschile (le donne presentano un rischio di malattie cardiovascolari minore e differito di circa 10 anni rispetto agli uomini per il ruolo protettivo svolto dagli estrogeni).

Sono invece considerati fattori modificabili: l’abitudine tabagica, l’ipertensione arteriosa, le alterazioni dell’assetto lipidico (ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia), il diabete mellito, l’obesità, la sindrome metabolica.

Uno stile di vita adeguato ed una alimentazione sana sono alla base del controllo di tali fattori, sia quando si interviene in prevenzione primaria sia quando si agisce in prevenzione secondaria.

Si stima infatti che oltre il 50% della riduzione di mortalità per malattie cardiovascolari sia dovuta a cambiamenti dei principali fattori di rischio, mentre il 40% sia attribuibile al miglioramento dei trattamenti farmacologici. Ciò consente quindi di sottolineare l’importanza di adeguate modifiche dello stile di vita e di enfatizzare il ruolo cruciale di una alimentazione sana.

Una alimentazione corretta ed equilibrata consente, tramite il giusto apporto di nutrienti, di regolare ognuno di questi fattori di rischio.

I nutrienti possono essere classificati in macronutrienti e micronutrienti. Sono considerati macronutrienti i carboidrati (pasta, pane, cereali, zuccheri semplici e complessi), i lipidi (grassi saturi di cui sono ricchi latticini, formaggi , burro e derivati del latte, e grassi insaturi tra cui oli vegetali, omega 3 ) e le proteine (di origine animale la cui fonte principale è la carne bovina e suina o di origine vegetale, contenute in frutta, verdura e legumi).
I micronutrienti comprendono invece minerali e vitamine, che svolgono importanti funzioni antiossidanti a livello dei vasi arteriosi svolgendo un ruolo protettivo.

Vi sono inoltre le fibre, in particolare quelle solubili contenute nei legumi e nella frutta, che regolando l’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi contribuiscono al controllo del livello di glucosio e di colesterolo nel sangue.

Le attuali linee guida raccomandano una dieta a basso contenuto di grassi (ipolipidica) e l’uso di carboidrati a basso indice glicemico (pasta e farine integrali, zucchero di canna). Ciò consente una riduzione del colesterolo e un miglior controllo della glicemia (prevenendo quindi il diabete).

Il consumo di cibi a maggior contenuto di grassi insaturi rispetto ai grassi saturi, determina una riduzione della colesterolemia oltre ad una riduzione dell’aggregazione piastrinica e dei fattori infiammatori che sono alla base dello sviluppo delle malattie cardiovascolari. Inoltre l’assunzione di steroli vegetali molto presenti nelle verdure (analoghi vegetali del colesterolo) permettendo la riduzione dell’assorbimento del colesterolo. Tra i grassi ve ne sono invece alcuni con ruolo protettivo, come ad esempio gli Omega 3 e 6 definiti grassi essenziali in quanto assimilabili solo con gli alimenti es. “pesce azzurro”, “noci”. Tali sostanze sono fondamentali per l’equilibrio lipidico, per ridurre l’accumulo di colesterolo e prevenire malattie cardiovascolari, nonché per la loro funzione indiretta di antiossidanti.

Per quanto riguarda il corretto introito proteico si deve ricordare che una dieta ad alto contenuto di proteine di origine animale determina un aumento di rischio di malattie cardiovascolari, che non si verifica invece per le proteine di origine vegetale (legumi, verdure, frutta) seppur queste ultime costituiscano un substrato a minor contributo energetico.

Una ampia trattazione andrebbe riservata al ruolo dei carboidrati nella genesi delle patologie cardiovascolari e del diabete mellito. È ormai noto il deleterio ruolo dei carboidrati semplici ad elevato indice glicemico con conseguente aumentato rischio di sviluppare insulino-resistenza, pre-diabete e diabete mellito conclamato. Una alimentazione che predilige l’uso di carboidrati a basso indice glicemico (farine integrali, farro, orso) consente invece di contrastare tali effetti.

Nell’ambito dei micronutrienti invece le vitamine C (frutta secca, agrumi) ed E (arachidi, mandorle) fungono da importanti antiossidanti, mentre la vitamina B12, l’acido folico e la vitamina B6 sono indispensabili per il mantenimento di bassi livelli di omocisteina plasmatica, un noto fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Altre sostanze non dotate di attività vitaminica, come il licopene (di cui è molto ricco il pomodoro maturo e rosso), o i polifenoli, ampiamente presenti in frutta e verdura giocano invece un ruolo nella prevenzione cardiovascolare soprattutto grazie alle proprietà antiossidanti di cui sono dotati. Particolare e nuovo prodotto presente d’dappertutto è lo Zenzero, prodotto naturale con proprietà antiossidanti, antiemetico, proprietà digestive, riduce il colesterolo e azione anti-infiammatori. Pertanto una alimentazione adeguata permette quindi di fornire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno ed è alla base del mantenimento del peso corporeo.

Per non negare i piaceri della tavola a nessun lettore consigliamo quindi un buon calice di vino a pranzo e a cena per l’uomo e un calice di vino a cena per la donna.
Dott. F.Sgura

Medico chirurgo specialista in Malattia dell’Apparato Cardiovascolare

Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena