
Aimo e Nadia 2015
misura e sobrieta’.
qualita’.
generosita’ e italianita’.
un gruppo di giovani e appassionati raccoglie il testimone e comincia a scrivere una storia nuova col sorriso sulle labbra.
Aimo e Nadia e’ un Luogo della gola e della gioia, in cui farsi travolgere dalla forza e dall’entusiasmo di Alessandro e Fabio, Nicola e Alberto, e tutti i ragazzi di Sala e Cucina.
al timone non c’e’ un comandante ma un patto d’onore stretto tra le mani di Stefania Moroni.
e’ tutto leggero e gioioso all’arrivo, perche’ la Cucina e’ li a due passi e c’e’ uno scambio continuo, possibile e voluto, necessario e costruttivo, tra la Cucina capitanata da quei campioni di Alessandro e Fabio, e la Sala di Nicola e Alberto.
il successo di un Ristorante dipende da una scintilla che diventa fuoco ed incendia entusiasmo, e si traduce in valore aggiunto nell’accoglienza, nel piatto, nel servizio e in uno o piu’ bicchieri.
il Luogo di Aimo e Nadia oggi rappresenta un modello da imitare e raccontare che viene da lontano, e poggia basi solide sul talento e sull’entusiasmo di chi oggi rappresenta senza timore e senza inutili nostalgie i fondatori.
in ogni sfumatura chi vuole o chi puo’ e’ in grado di cogliere il peso e lo spessore di Aimo Moroni che ha segnato per sempre Milano e la Tavola italiana.
il lunedi milanese dai colori intermittenti, dei negozi che chiudono e di quelli che restano aperti, dei taxi che vanno e corrono, e un viaggio in compagnia di un autista chiacchierone che ci porta dall’altra parte della citta’ per visitare il Luogo di Aimo e Nadia, Alessandro, Fabio, Stefania, Alberto e Nicola.
una Cucina senza fronzoli, fatta di tecnica e conoscienza, materia prima che riflette una vita senza compromessi in cui Aimo ha cercato e comprato solo il meglio (e contagiato Alessandro e Fabio), diligenza e buonsenso per costruire piatti fatti per far godere ogni avventore.
una Cucina che non vuol stupire ma riesce a riempire testa, cuore e pancia.
misura e sobrieta’, a caratteri cubitali colorati di verde, bianco e rosso:
i grissini e il pane, il prosciutto di Osvaldo da urlo coi porcini, i peperoni cruschi di Senise.
la minestra di cicerchie, cime di rapa e lampascioni:
Alessandro Negrini e Fabio Pisani hanno fatto un balzo indietro per recuperare ingredienti e storie, per fare un balzo in avanti e mettere le mani nella tradizione;
per smussare angoli, cancellare difetti e restituire luce alla Cucina Italiana che in questo posto oggi giganteggia in una ciotola o in un piattino.
c’e’ molto di piu’ oltre un peperone fritto a regola d’arte o due fette di prosciutto:
da Aimo e Nadia c’e’ la consapevolezza e il merito nel riuscire a valorizzare in chiave contemporanea la cucina italiana di un tempo non troppo lontano.
il pâté di fegatini di piccione e anatra
alla crema di tartufo bianco di Grazioli e pane brioche calde e’ libidine allo stato puro.
la zuppa etrusca con verdure dell’orto, legumi e farro della Garfagnana alle erbe aromatiche e fiori di finocchio selvatico e’ la base gastronomica e culturale da cui deve partire ogni gourmet ed ogni cuoco che si rispetti.
l’omaggio a Milano con i tortelli farciti di ossobuco di Fassone e midollo
nel suo ristretto allo zafferano sardo e parmigiano Bonati e’ la dimostrazione di quanto moderna e concreta sia la cucina italiana firmata Negrini e Pisani.
il maialetto di Cinturello Orvietano (Alfredo Angeli) morbido e croccante al rosmarino e miele di melo (Thun), e il quinto quarto: piccolo viaggio nel mondo delle frattaglie.
e poi il piccione di Miroglio, magistrale:
petto con pralinato di porcini e castagne, coscia farcita con il suo fegatino cotta confit da urlo!
basta perdersi tra i consigli e il calore di Nicola e Alberto per chiudere il cerchio.
un Servizio attento e laborioso, frenetico e puntuale.
voglio un mondo di bene ad Alberto Piras, perche’ rappresenta meglio di chiunque altro me compreso, l’idea di basso profilo e altissime prestazioni.
l’Italia domina dall’alto la Cucina Moderna senza peccare di presunzione nei confronti degli altri, ed e’ necessario sottolineare l’importanza del Ristorante italiano oggi, perche’ baluardo e punto di riferimento per chi cerca un Luogo in cui farsi abbracciare da cultura, passione, buongusto e rispetto.
vogliatevi bene, regalatevi un pranzo o una cena da Aimo e Nadia, per godere di un’iniezione di energia positiva e cose straordinariamente buone!
Federico Graziani liked this on Facebook.
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Balbi Settino Serena quindi?
Si va!
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