storie italiane!

serviva una conferma e l’inconscio ti porta sempre a cercarne una.

col passare degli anni avevo capito che il successo di un’impresa italiana sta anche nella famiglia su cui contare per prendersi dei rischi, per avere un punto di riferimento forte, che osserva ogni accadimento in chiave critica e costruttiva, sfacciatamente di parte.

Donato Calvi mi ha incuriosito, perche’ certe energie e tanta passione viaggiano e arrivano a chi sa osservare quello che gli altri non vogliono vedere. quindi, quando questo giovane Cuoco fiero delle sue origini e ossessionato dalla sua storia mi ha invitato a cenare nella macelleria di sua padre per conoscere la storia dei suoi genitori io ho accettato senza esitare.

il capocollo di maiale e il caciocavallo di pecora sono un capolavoro di esperienza e mestiere, la carne cruda riabilita il concetto di masticazione e sapore (entrambi a forte rischio); il vino freddo, rassicurante e franco, e’ un sorso semplice e piacevole, che mi tiene con i piedi per terra e mi permette di godere dei grandi vini tanto quanto delle cose piu’ modeste e genuine.

il piatto del cuore e’ la pecora stracotta con le cipolle e gli odori, che rappresenta il passato, il presente e sopratutto il futuro di questa Famiglia vera. carni tenaci e saporite, frutto di una storia che affonda le radici nel passato di un’Italia matriarcale e popolare, che ha permesso ai maschi di ricostruire e rilanciare un Paese in ginocchio dal dopoguerra. tempi lunghi e conoscenza, materia prima e buonsenso: e’ questa la ricetta per trasformare carni difficili e quasi dimenticate in un piccolo capolavoro. ho usato tutto il tempo a disposizione per masticare e godere di un boccone meraviglioso. ho osservato ogni gesto di mamma e papa’ Calvi, che sono i depositari della tradizione e i responsabili del successo di domani di Donato (e delle sue sorelle), e questo accadra’ se questo giovanotto forte e sincero’ sapra’ guardare al futuro senza dimenticare il suo passato ed evitando come la peste inutili nostalgie e cogliendo ogni sfumatura di un tesoro fatto di storia e tradizione.

ho un debito nei confronti della sorte e dei piu’ giovani, ho troppa fame di conoscenza e di futuro, perche’ chi si ferma dopo certi traguardi smette di sognare e di crescere.

grazie alla Famiglia Calvi, che ha capito la cosa piu’ importante: nel nostro futuro c’e’ solo e sempre Futuro…

evviva l’Italia!