pathos

un uomo di sala che si rispetti e un bravo medico hanno una qualita’ non da poco in comune: condividere il pathos di un cliente e di un paziente.

se si rileggono sinonimi e contrari “pathos” sta per dolore, emozione, passione, sentimento.

due ruoli agli opposti, che hanno qualcosa in comune: se non sai stabilire un contatto e non hai dentro di te quel quid che rende unico un rapporto tra persone che non hanno meri interessi ma alte aspettative, non riuscire da elevare al rango piu’ alto il tuo ruolo.

qualcuno eccepira’ a riguardo, ma pensate al contrario: una donna di sala e un medico antipatico e quindi poco passionali, non riusciranno a creare buona energia utile a rendere un’esperienza gastronomica indimenticabile o una cura valida e profittevole per “cuore e all’anima” oltre che per il corpo.

ormai e’ assodato che il cibo e’ cultura e conoscenza, e abbiamo capito quanto sia determinante per un cuoco, per un ristorante e per la “cucina” una sala in grado di elevare un’esperienza gastronomica. senza un racconto non e’ possibile andare in profondita’, senza dialogo non saremo in grado di spiegare la cucina nuova, classica e tradizionale.

ecco che chi inciampa e ha dei dubbi puo’ salire un gradino al giorno.

gli esami, in Sala e nella vita, non finisco mai. beato chi lo capisce e si pone sempre delle domande.

Camerieri non si nasce. Camerieri si diventa!