Bologna

chi ha speso un pezzo della sua vita negli ingranaggi di una citta’ come Modena (che si nutre di tempi lunghi, del silenzio della Bassa e del casino delle macchine piu’ veloci del mondo, degli sguardi curiosi che ti mettono a nudo dentro e fuori, della competitivita’ a tutti i costi, del buonsenso e del calore umano), a Bologna deve azzerare tutto e rileggere da capo la storia dell’Emilia per capire questa citta’, che ha il sapore della provincia italiana, e il peso della storia e della cultura del nostro Paese.

noi italiani ci dividiamo in due categorie: enfatizziamo quello che abbiamo e sogniamo ad occhi aperti, oppure ci impegnamo oltre misura per vedere cosa c’e’ che non va!

a Bologna sono sceso al volo dal treno della mia vita che corre a 300 all’ora. dovevo farlo, volevo fortemente stare di fianco alla persona piu’ importante della mia vita. mi sono ritrovato a gestire emozioni, ore e giorni, silenzi e attese, risvegli e sguardi muti, come non mi era mai capitato prima. senza piangermi addosso, con lo sguardo fisso su ogni attimo, fedele alla promessa di chi vuole essere un inguaribile ottimista, che e’ partito dal posto perfetto per fallire ribaltando ogni pronostico.

si fa una fatica enorme per rinascere ogni giorno quando si giocano le partite decisive. ci devi mettere sempre qualcosa in piu’ di quello che la vita ti chiede per conquistare un punticino dietro l’altro. questa e’ la vita, appunto, una storia da riscrivere ogni giorno se hai dentro di te della poesia e la giusta dose di paura da rispettare e da guardare dritta negli occhi.

fare quadrato, ordine e pulizia, piegare con precisione certosina ogni pagina e mettere nel cassetto le ore che sembrano non passare mai, per sopportare un conto alla rovescia che ti portera’ dritto all’epilogo migliore. serve solo tempo e buona energia.

Bologna non si ferma mai, contradditoria e magica, perche’ mescola a grande velocita’ chi ti guarda e ti sorride con gli occhi grandi, e chi ti scansa a testa bassa manco avessi la peste.

Bologna ha il cuore grande e le mani in tasca, una citta’ che ti dimentica in fretta e ti acchiappa ad ogni angolo.

si volta pagina, si riparte per il lungo viaggio su quel treno che ripassa e ritorna, e la certezza che non importa quanto grande tu sei, ma quanto bene tu stai…