Sala!

Abbiamo la possibilità e la grande responsabilità di far emergere definitivamente la sala.Dobbiamo mettere in evidenza contenuti, idee. Possiamo raccontare una figura a cui guardare con vero interesse, perché le classi degli istituti alberghieri di sala e cantina, pressoché deserte, si ripopolino di ragazze e ragazzi entusiasti che un domani tra sé e sé pensino: da grande voglio fare il cameriere!

Abbiamo il dovere di dimostrare quanto di buono e di interessante possiamo fare e dire, e possiamo conquistare lo stesso livello di passione e di disponibilità che ancora ci distingue dai nostri colleghi di cucina. E’ un’opportunità per metterci a nudo: Leggere di più


Sala&Cucina

andare oltre le proprie possibilita'.

si puo'!

e succede tutte le volte in cui un gruppo appassionato e compatto segue un copione, regole scritte e non, rispetta le regole e i singoli, e condivide un obbiettivo comune.

in Francescana abbiamo superato l'ennesima settimana di lavoro molto impegnativa: ospiti esigenti, caldo agostano, imprevisti quotidiani, altissime aspettative da parte dei nostri clienti. in sintesi questo rappresenta il menage quotidiano.

sabato notte mi sono soffermato a riflettere sulle capacita' che questa squadra ha maturato, e mi rendo conto che questi risultati sono il frutto di anni di lavoro, basso profilo e senso di appartenenza.

tutte le volte che si presenta un problema succede che in maniera spontanea il branco reagisce in maniera costruttiva e risolve situazioni complicate.

e' chiaro che senza un leader che catalizza l'attenzione, tiene tutti uniti e promuove buona energia, tutto questo non ha senso.

Sala e Cucina usano gesti diversi, ma parlano un linguaggio comune.

chi crea distanze e non ha capito tutto cio' e' condannato alla stagnazione.

le incomprensioni sono leggittime, ma se c'e' rispetto, amicizia e affetto ogni palletto e' un'occasione imperdibile per spostare sempre un po' piu' in la i limiti.

il 10% e' talento, il resto e' duro lavoro...


ConDueSpiccioli!

stanno sparendo le generazioni di quelli che non buttano via niente;

e che ogni volta in cui si spostano da una stanza all'altra spengono la luce;

che tengono in un cassetto gli "spaghi troppo corti da usare";

quelli che fanno da mangiare con due spiccioli come si deve e col cuore;

e sono sempre meno gli italiani che vestono lo stesso cappotto da una vita.

senza farsi fregare dalla nostalgia, che molto spesso offre una visione distorta del passato, e' necessario ricordare il buonsenso, la misura e la sobrieta' che ci hanno fatto crescere forti e sani.

con la speranza di non perdere di vista tutto quello che di buono i nostri predecessori hanno seminato negli ultimi cinquant'anni.

dobbiamo godere dei privilegi e di ogni traguardo, ma non possiamo dimenticare di che pasta siamo fatti.

un passo indietro per fare un balzo in avanti, altrimenti la crisi morale e culturale che rischia di distruggere l'italia sara' l'ultima fermata per ricostruire.

indietro non si torna, ma se avremo la memoria corta saranno dolori...


grandi notizie: il mio libro per la Sala!

l'8 dicembre uscira' il mio libro per la Sala.

grazie alla Famiglia Artioli di Modena, storici editori, che hanno sempre investito sulla qualita' dei prodotti e dei contenuti.

il 20 maggio 2012 con la prima festa inizio' la mia personale campagna per sottolineare con forza e misura l'importanza della Sala.

a torto questo argomento veniva trascurato, ma da allora sono stati fatti passi da gigante: l'emergenza Sala resta un annoso problema per tutti, ma se ne parla diffusamente ed e' necessario investire tempo e risorse a riguardo.

sono strafelice e spero di aver coniugato e sintetizzato in maniera semplice ed efficace quello che ho scritto sull'argomento negli ultimi anni.

grazie alla famiglia Artioli, grazie alla curatrice Daniela Vignoli e grazie a Lotta e Per Anderson che scatteranno le foto del libro.

Sala e Cantina: basso profilo e altissime prestazioni.


PuraOssessione!

queste scarpe hanno dodici anni.

sono parte della mia vita personale e professionale.

un Cameriere di valore lo riconosci anche dalle scarpe o da come tiene in mano una bottiglia, cosi come un grande Calciatore e' tale se corre palla al piede a testa alta e nello stretto mette la suola sul pallone e lo porta in giro manco fosse attaccato al piede.

maniacalita' e passione: ingredienti indispensabili per chi sceglie un mestiere difficile come il nostro.

ingrassa le scarpe.

massaggia con precisione e misura le scarpe.

lucida le scarpe.

riprendile e lucida ancora le scarpe.

togli la forma dalle scarpe.

metti le suolette nelle scarpe.

calza le scarpe.Leggere di più


sipario!

aumentano esponenzialmente l'insofferenza e la negativita' che allagano i socials.solo buona energia!

eppure continua la saga degli eterni insoddisfatti, che non hanno capito quanto sia importante contare fino a 10 e smettere i panni della polemica.

quindi, tenete a distanza i brontoloni, quelli a cui non va mai bene questo e quello.

oltremodo e' necessario fare l'esercizio piu' difficile: imparare ad accettare le persone e le cose che non ci piacciono, perche' solo in questo modo cambieranno il punto di vista e la quotidianita', che all'improvviso assumeranno un valore ben diverso...

sipario!


CamerieriNonSiNasce!

Camerieri non si nasce; Camerieri si diventa!

si chiama senso di appartenenza: e lo capisci se abbracci una storia, la fai tua, ti scorre nelle vene, e viene dal profondo del tuo cuore.

guardi gli altri e con loro parti per un viaggio lungo fatto di duro lavoro e grandi sacrifici.

 

ti tappi le orecchie ma ascolti tutto e tutti, soprattutto chi ti osserva in maniera critica e costruttiva, e vai avanti senza mai fermarti.

 

vuoi arrivare lontano, e ogni volta che raggiungi un traguardo riparti alla volta del prossimo.

 

impossibile dimenticare le parole di Jean Todt durante quella stagione incredibile fatta di vittorie e successi ai tempi di Maranello: "salivamo sul podio piu' alto per le premiazioni di rito e mentre gli altri si perdevano tra i festeggiamenti del dopo gara noi tornavamo in Ferrari per preparare con ossessione e maniacalita' la gara successiva".

 

abbiamo scelto la strada piu' difficile, per altri impossibile, ma e' l'unica via per fare tutti i giorni quello che in fondo amiamo per davvero.
lo so che e' dura: i ritmi sono forsennati e l'asticella e' sempre piu' alta, ma indietro non si torna.

 

volevo dirvi grazie Andrea, Denis, Luca, Pino, Fabio, Pier, Emiliano, Domenico e Hide, non ci fermeremo mai!

 

Camerieri non si nasce, Camerieri si diventa.


Sala!

grazie a Sala&Cucina, un'intervista di Luigi Franchi che mi ha dato la possibilita' di parlare della Sala e dell'importanza strategica dell'altro 50% di un Ristorante da cui dipende buona parte del successo di uno Chef.

https://www.facebook.com/salaecucina2016/

-Tu sei stato il fondatore di Noidisala, la prima associazione ad affrontare le tematiche inerenti al valore della sala: quali sono stati i risultati conseguiti?Leggere di più


OnlyTheBrave!

in questo video mi sono letteralmente perso.

l'ho visto e rivisto, e l'ho fatto ancora:

la maniacalita' e l'ossessione, seppur sotto forme e a livelli diversi, sono condizioni maledettamente indispensabili per vivere travolti dalle proprie passioni.

in alcuni casi diventano disturbi ingestibili e incontrollabili, ma nelle forme piu' lievi sono quel patto col diavolo che ti accompagna per tutta la vita e ti condanna a una vita d'inferno e passione.

provi a spiegare (in primis a te stesso) che hai capito che e' quella la via per guardare quello che gli altri non riescono a vedere, che sconvolge il presente e prepara il futuro.

si crea un vuoto, a tratti impercettibile, che raggiunge all'improvviso e in un attimo distanze siderali da tutto quello che ti circonda.

ecco perche' stai bene da solo circondato da tutti e dagli affetti piu' cari, ma chi impara a convivere con certa solitudine alla fine del viaggio trova conforto e piu' di una spiegazione dopo una vita di sacrosanti dubbi.

devo solo trovare il coraggio per lasciare aperta quella porta, e so che prima o poi ce la faro'.

trova cio' che ami e lascia che ti uccida...


sipario!

di Edmondo Berselli

fonte Repubblica

2008

«Perché Vasco, cioè il signor Rossi, 56 anni portati in modo disattento, incurante delle diete e del salutismo, scrive ancora come scrivono i ragazzini nei diari, con un diluvio di puntini di sospensione e di maiuscole, con i neretti e i corsivi, e magari con i punti esclamativi e gli struggenti cuoricini e fiorellini sulle “i”. E forse questo spiegherebbe la persistenza dell’amore dei fan lungo le generazioni.Leggere di più